Pareri in materia di Appalti Pubblici

Argomento: Tracciabilità dei flussi finanziari

In relazione all’art. 6 del D.P.R. n. 207/2010 e s.m.i. ed alla determinazione dell’Autorità di vigilanza n. 4 del 7 luglio 2011 in materia di tracciabilità dei flussi finanziari ai sensi della legge n. 136/2010 e s.m.i., si chiedono alcune delucidazioni in merito ai contratti relativi ad energia elettrica, gas, acqua, telefonia, etc. Fermo restando che ai sensi del predetto provvedimento è necessario richiedere il CIG anche se lo stesso non deve essere obbligatoriamente riportato sui mandati di pagamento, purché il pagamento medesimo sia effettuato su un conto corrente dedicato, si chiede come ci si deve comportare con la richiesta del CIG nell’ambito del sistema SIMOG e la relativa compilazione delle schede. Il quesito è dovuto al fatto che trattasi di contratti di durata indefinita, stipulati spesso parecchi anni fa, per i quali non è possibile predeterminare l’importo complessivo. Per quale valore deve essere richiesto il CIG? Le schede sul sistema SIMOG sono da compilare? E se si, come vanno compilate? (es. per ogni fattura liquidata deve essere redatta la relativa scheda?) Il DURC, invece, deve essere richiesto? Per quale valore? Deve essere richiesta la regolarità per ogni fattura da liquidare?

Tracciabilità dei flussi finanziari
QUESITO del 03/08/2011

Dovendo procedere all'affidamento (a professionista esterno) di un incarico inerente un servizio attinente all'architettura e all'ingegneria di importo molto basso - circa € 5.000,00 - si chiede se vi è l'obbligo di richiesta del CIG ai fini della tracciabilità dei flussi finanziari.

RACCOLTA QUESITI/RISPOSTE AVCP
Tracciabilità dei flussi finanziari
(Aggiornamento al 14 marzo 2012)


Sezione A – Aspetti generali sulla Tracciabilità.

Sezione B – Casi particolari rientranti nel perimetro della Tracciabilità.

Sezione C – Fattispecie non rientranti nel perimetro della Tracciabilità.

Sezione D – Ulteriori casi specifici chiariti con la Determinazione n. 4/2011.

Sezione E – Disciplina del periodo transitorio.

TRACCIABILITÀ DEI FLUSSI FINANZIARI
QUESITO del 11/10/2012

Ai sensi della normativa sulla tracciabilità dei flussi finanziari, nell'ambito di un contratto di appalto di servizi, cosa deve fare la stazione appaltante quando si verificano i seguenti casi: -il pagamento delle retribuzioni del personale, sia interno che esterno, dedicato esclusivamente alle attività del contratto, è stato effettuato tramite bonifico da conto corrente non dedicato, ma intestato alla stessa Società o all'amministratore unico e senza l'indicazione del CIG/CUP. Successivamente il relativo importo è stato reintegrato tramite bonifico sul conto dedicato con l'indicazione del CIG e CUP. - pagamenti di fornitori effettuati con assegni di conto corrente non dedicato, ma intestato alla stessa Società o all'amministratore unico e senza l'indicazione del CIG/CUP, successivamente reintegrati tramite bonifico sul conto dedicato con l'indicazione del CIG e CUP.

Qualora la Stazione appaltante, nell’effettuare i controlli che le competono istituzionalmente, riscontri che su alcuni bonifici bancari ovvero nelle indicazioni recate negli estratti conto in relazione ad assegni per pagamenti relativi ad una commessa pubblica non è stato indicato il CIG, nonostante sia stata inserita la relativa clausola nel contratto, cosa deve fare? Non riconoscere i suddetti pagamenti ai fini del versamento del corrispettivo? Segnalare il fatto all’Autorità competente per l’applicazione della sanzione? Risolvere il contratto? Altro?

Premesso che in tema di tracciabilità dei flussi economici è obbligatorio che il CUP sia "indicato su tutti i documenti amministrativi e contabili", si chiede se tale obbligo sussiste anche per quanto riguarda la fatturazione che l'appaltatore emette alla stazione appaltante, ente pubblico economico ma non P. A., al fine di essere liquidato. L'obbligo di indicare il CUP su tutti i documenti amministrativi e contabili vige solo per la documentazione della stazione appaltante e per gli strumenti di pagamento del sistema bancario (bonifici …) oppure si deve estendere anche all'appaltatore, oltre a quanto già di spettanza (subappalti ...), per la richiesta di liquidazione (fatturazione) del compenso contrattuale ? E c'è analogo obbligo (sulle fatture) anche per il CIG ? Grazie e distinti saluti.

Salve, A seguito del contenzioso tra xx e xx per gravi inadempienze di xx, la convenzione tra xx e xx è stata risolta e l'Agenzia è transitata in REGIME DI SALVAGUARDIA con ENEL Energia Spa. Enel Energia non ci ha comunicato nesssun CIG master. Vorrei sapere se, per I REGIMI DI SALVAGUARDIA, è OBBLIGATORIA l'indicazione del CIG in fattura o se il CIG può essere omesso. In quest'ultimo caso vorrei avere un riferimento normativo. In attesa di un vostro cortese riscontro, colgo l'occasione per inviare i miei distinti saluti

Appalto lavori aggiudicato il 18/09/17, contratto il 26/10/17. La DL rileva che nel DDT di fornitura cls, l’intestatario è diverso dall’appaltatore, pur essendo presenti i codici CUP e CIG. L’appaltatore presenta in visione scrittura privata di mandato senza rappresentanza sottoscritta con l’intestatario del DDT (non registrata presso Agenzia Entrate, datata 29/09/2017), secondo cui il mandatario (altra società) eseguirà i pagamenti indicati dal mandante (appaltatore) e provvederà all’incasso sui propri c/c dei crediti del mandante, comunicando al debitore (SA) gli estremi del c/c su cui eseguire il pagamento, con obbligo di riservare le dette somme alla mandante (appaltatore) al termine del mandato. Contestualmente l’appaltatore presenta in visione una dichiarazione di nuovi conti dedicati, che risultano gli stessi citati nel mandato come c/c propri del mandatario. L’appaltatore ne chiede verbalmente presa d’atto. Entrambe le società appartengono agli stessi soggetti. In base alla disciplina antimafia e sulla tracciabilità, chiediamo come verificare la conformità o non conformità di tale modalità, anche nel timore che ciò possa configurarsi come cessione “di fatto” del contratto.

In caso di affidamento IN HOUSE, l’inserimento in SIMOG ed acquisizione del CIG del Contratto è obbligatorio o facoltativo ? In quanto la FAQ pubblicata sul sito della ANAC, numerata C.4. (https://www.anticorruzione.it/-/tracciabilit%C3%A0-dei-flussi-finanziari ) recita che : "C4. Gli obblighi di tracciabilità trovano applicazione nel caso di prestazioni eseguite in favore di pubbliche amministrazioni da soggetti, giuridicamente distinti dalle stesse, ma sottoposti ad un controllo analogo a quello che le medesime esercitano sulle proprie strutture (cd. affidamenti in house)? No, gli obblighi di tracciabilità non trovano applicazione in quanto non risultano integrati gli elementi costitutivi del contratto d’appalto (per difetto del requisito della terzietà)"
Mentre nella fase di inserimento in SIMOG è presente la casistica “Affidamento diretto a societa' in house” nella casella informativa denominata “Procedura di scelta del contraente”
Si chiede pertanto, alla luce della FAQ citata, poichè non è richiesta la tracciabilità, è necessario ed indispensabile inserire in SIMOG il CIG ?